3 NUOVI EDIFICI APERTI AL PUBBLICO
Il “Grande Progetto Pompei”, finanziato al 75% dall'Ue e al 25% da fondi nazionali, ha riportato alla luce tre nuovi edifici, visitabili dal 23 dicembre scorso: La Domus e Botteghe, la Casa del Tricilino all'aperto e la Casa del Larario Fiorito.
Domus e Botteghe e’ la tipica “casa – bottega”: gli ambienti a fronte strada adibiti all’uso commerciale e la zona residenziale su una corte scoperta con un triclino in muratura e un porticato dal quale si accede agli ambienti più nobili. Le decorazioni degli ambienti sono in IV stile pompeiano, che al momento dell’eruzione del 79 a.C. erano in fase di rifacimento.
La Casa del Triclinio all’aperto ha un carattere più modesto, con spazi ristretti ma con una vasta area dedicata al giardino oggi piantata a vigneto, come doveva essere prima dell’eruzione. Proprio nel vigneto si trova il triclinio estivo, la sala da pranzo, con due fontane a nicchia rivestite da mosaici in pasta vitrea, pomici e conchiglie. L’accesso di via della Palestra probabilmente era una sorta di osteria per i frequentatori dell’Anfiteatro.
La Casa del Larario Fiorito nasce invece dall’accorpamento di due abitazioni indipendenti probabilmente per rispondere a una funzione anche commerciale, o comunque pubblica per via delle iscrizioni elettorali presenti in uno degli ambienti. In questa grande abitazione sono conservate pitture originali, tra le quali la decorazione della grande sala, l’Oecus, affacciata sul giardino, con quadretti mitologici al centro di pannelli giallo ocra. Il Larario era destinato al culto domestico ed è decorato con amorini in volo e fiori sparsi.
Di seguito le parole del Ministro dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, che ha tagliato i nastri agli edifici: “Pompei è il simbolo di una storia di riscatto e di rinascita – ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini – resa possibile dal lavoro lungo e silenzioso di tutte professionalità dei beni culturali che hanno contribuito, con il loro impegno, ai risultati straordinari che sono sotto gli occhi di tutti”.